sabato 11 ottobre 2008

Due volte genitori

Se chiedete a qualunque gay o lesbica quale sia stato uno dei momenti più emozionanti della loro vita, è quasi certo che vi risponderanno "fare coming out con i miei genitori!". E' cosa nota.
Ma la reazione di mamma e papà all'evento, e il processo di elaborazione che ne consegue, è un aspetto piuttosto sconosciuto e quasi del tutto inesplorato. Ci ha provato Claudio Cipelletti, già regista nel 1998 del lungometraggio "Nessuno uguale", con un film/documentario dal titolo emblematico "Due volte genitori" (qui il trailer e qui il sito su MySpace).
Ho assistito alla proiezione del film tenutasi a Torino l'8 ottobre 2008 in occasione della presentazione del progetto "Family Matters in Piemonte", a cura dell’Università del Piemonte Orientale e della Regione Piemonte, una ricerca esplorativa sul vissuto delle famiglie piemontesi e italiane con figli/e omosessuali, avente il fine ultimo di sensibilizzare l'opinione pubblica per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche, in linea con gli scopi del programma comunitario Daphne del quale è parte integrante.
Nel film, prodotto dall'AGEDO - l'associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali -
e interpretato dagli stessi soci (persone reali che qui, condividendo il proprio vissuto, assurgono al ruolo di "personaggi"), Cipelletti attraversa le pareti di casa per entrare in una dimensione più intima, per ascoltare e osservare genitori e figli mentre raccontano l'evento del coming out avvenuto nei modi più vari e imprevedibili, con sorrisi, malinconie, pianti e pause di silenzio ricche di suggestione.
Alcune scene sono invece dedicate ad una seduta di auto-aiuto in cui i genitori AGEDO confessano le proprie esperienze, la consapevolezza delle proprie debolezze, gli aspetti più intimi di chi si ritrova ad affrontare una nuova difficoltà, le paure di chi la sta vivendo, i consigli dolci e rassicuranti di chi l'ha già affrontata, metabolizzata.

Il regista coglie però alcuni aspetti comuni
: quando i genitori scoprono per la prima volta di avere un figlio gay o una figlia lesbica si rendono conto di dover rivedere daccapo la loro posizione, rimodulare la scala di valori, fare i conti con le precedenti aspettative, mettersi profondamente in discussione, con una voglia di scoprire questo nuovo mondo sconosciuto (o conosciuto solo attraverso una cattiva informazione) in cui si trovano proiettati loro malgrado... e senza aver avuto la possibilità di prepararsi i bagagli in anticipo! La visione del film è accompagnata in sottofondo dalla certezza che il desiderio di andare avanti in questa esplorazione procede di pari passo con l'amore che madri e padri nutrono per i figli, fino a portarli all'accettazione incondizionata e alla conseguente rinascita: genitori, quindi, per una seconda volta.

P.S. Aggiungo un link ad un video che racconta di un coming out decisamente atipico... assolutamente da vedere ;-)

(Approfitto del post per salutare mamma e papà e mandargli un messaggio: vi voglio bene, due volte!)

1 commento:

FraBo ha detto...

Ma che carino rajim!
Mi dispiace di aver perso la proiezione, mi farò bastare il tuo dolce resoconto, che invita a riflettere dal punto di vista del genitore e capire quanto possa essere difficile e graduale l'accettazione.

Grazie rajim!