sabato 26 luglio 2008

La repubblica delle banane

Premessa: l'Ecuador é il primo esportatore di banane al mondo. Ed è una repubblica.
Pochi giorni fa, il 23 luglio, l'Assemblea costituente dell’Ecuador ha approvato in via definitiva il testo finale della nuova costituzione, un testo che riconosce il diritto di uguaglianza e il divieto di discriminazione:
- Art. 11, comma 2
«Tutte le persone sono uguali e godranno degli stessi diritti, doveri e opportunità.
Nessuno potrà essere discriminato a causa della propria etnia, del luogo di nascita, dell’età, del sesso, dell’identità di genere, dell’identità culturale, dello stato civile, della lingua, della religione, dell’ideologia, dell’appartenenza politica, del passato giudiziario, della condizione socio-economica, della condizione di migrante, dell’orientamento sessuale, dello stato di salute, dell’infezione da HIV, dell’handicap, delle differenze fisiche; né a causa di nessun altra distinzione, personale o collettiva, temporanea o permanente, che abbia come oggetto o risultato quello di ridurre o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio dei diritti. La legge sanzionerà tutte le forme di discriminazione.
Lo Stato adotterà azioni positive che promuovano l’uguaglianza reale in favore dei titolari di diritti che si troveranno in situazione di disuguaglianza.»
-Art.68
«Si riconosce la famiglia nei suoi diversi tipi. Lo Stato la proteggerà come nucleo fondamentale della società e garantirà condizioni che favoriscano integralmente il perseguimento dei suoi fini. Le famiglie si costituiranno per vincolo giuridico o di fatto e si baseranno sulla uguaglianza di diritti e opportunità dei suoi membri.
Il matrimonio è la unione tra un uomo e una donna e si fonderà sul libero consenso delle persone contraenti e in eguaglianza di diritti, obbligazioni e capacità legali»
-Art. 69
«L’unione stabile e monogama tra due persone libere dal vincolo matrimoniale che formino una famiglia di fatto (nota: la parola qui utilizzata nel testo originale non è famiglia, ma hogar che significa propriamente ‘focolare domestico’; una coppia sposata rappresenta una familia, ma quando si vuole indicare il matrimonio o una relazione con riferimento all’affetto e alla comunione di vita si utilizza la parola hogar), nei limiti e alle condizioni e circostanze previste dalla legge, genererà gli stessi diritti e obbligazioni che hanno le famiglie costituite mediante matrimonio. (...)»

Quando qualcuno d'ora in poi soprannominerà ancora l'Italia Repubblica delle Banane, quindi, inchiniamoci e ringraziamo del complimento.

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