giovedì 28 agosto 2008

E vissero tutti gai e contenti

Andando a ripescare tra le notizie di quest’agosto appena trascorso, mi sono imbattuto in un fatto accaduto in quel di San Benedetto del Tronto (AP) che merita di essere evidenziato.

Protagonisti/e dell’evento sono alcuni/e ragazzini/e dai 6 ai 14 anni del Centro Comunale Estivo della cittadina marchigiana che, con il coordinamento della cooperativa sociale Systema, hanno messo in scena una recita decisamente atipica il cui tema è quello delle favole, ma in chiave postmoderna. In breve la trama è questa: il Principe Azzurro partecipa come tronista ad un episodio trash di “Uomini e donne” di Maria De Filippi, e le immancabili Biancaneve, Cenerentole e Belladdormentate tentano di conquistarne il cuore. Il finale però riserva un colpo di scena: il Principe Azzurro sceglie alla fine un ragazzo come suo compagno (il presidente della cooperativa dichiarerà in seguito che il principino ha scelto un “compagno di giochi” del suo stesso sesso, senza fare esplicitamente coming out).

Duplice, quindi, la buona notizia:

1. il tema dell’omosessualità, attraverso il linguaggio metaforico del teatro, entra in un contesto (quello dell’età scolare) in cui tradizionalmente è considerato tabù;

2. il tabù violato ha suscitato la reazione (pacatamente) indignata di un solo genitore, mentre il resto dell’affollato teatro, inclusi i rappresentanti delle istituzioni, ha applaudito con entusiasmo all’iniziativa.

E noi, ovviamente, ci uniamo all’applauso!

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