
E dopo i fiumi di articoli dedicati all’episodio del picciotto mafioso violentato in carcere perché ritenuto omosessuale, è arrivata tre settimane fa da Palermo anche la
smentita ufficiale del Garante dei Detenuti attraverso un comunicato dell’AGI:
“Nessun episodio, di violenza sessuale con le caratteristiche descritte dai servizi stampa, si è mai verificato, nel periodo di tempo indicato, nel carcere di Piazza Lanza”. Lo sostiene il garante dei detenuti della Regione Sicilia, il deputato del Pdl Salvo Fleres, a proposito del caso del detenuto di mafia creduto gay perché scriveva poesie, e stuprato dai compagni di cella, riportato dai giornali nei giorni scorsi. Fleres in una nota informa di aver chiesto notizie al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria in Sicilia e che questi dopo
“accurate ed approfondite indagini presso l'infermeria del carcere” ha escluso che un fatto di quel genere sia mai accaduto.
Insomma: se una brutta notizia viene smentita diventa una buona notizia (anche se resta in sospeso una domanda: perché qualcuno avrebbe inventato una storia del genere?).
Nessun commento:
Posta un commento