mercoledì 26 novembre 2008
Questo puzzle puzzle mondo
martedì 25 novembre 2008
Meglio un giorno da pinguino...
sabato 22 novembre 2008
Le note stonate del coro cattolico
Forse anche molti gay e molte lesbiche non vorrebbero sentir parlare di Vaticano, ma la questione è un po’ più complessa, perché da piazza san Pietro non si perde occasione per far sentire cori di condanne, censure e anatemi a 360°.
Alcuni giorni fa, ad esempio, il Vaticano tra squilli di trombe e rulli di tamburi ha emanato un documento in merito alla selezione per aspiranti seminaristi secondo il quale dovranno essere verificate eventuali "tendenze omosessuali fortemente radicate" nei candidati, e le stesse, una volta accertate attraverso apposito test psicologico, saranno motivo di esclusione. E’ anche noto che l’abito talare non è così ambito in questi tempi, quindi apprezziamo il coraggio di rendere più restrittivi i criteri di selezione della s.s. (non equivochiamo: significa santa sede). La buona notizia? Beh, a nome del popolo gay ringrazio Ratzinger per aver contribuito a lasciare svincolati dal voto di castità un gran numero di preti mancati (v. foto a sinistra), che rimarranno così liberi di vivere serenamente i loro desideri affettivi e sessuali.
Per non apparire troppo cinico, comunque, vi invito a rileggere un post sul rapporto tra fede e omosessualità pubblicato a luglio su questo blog, da cui si percepisce chiaramente che i gesuiti sulle questioni glbt hanno un’opinione decisamente più illuminata e friendly rispetto a certi oscurantismi reazionari delle gerarchie vaticane.
Sempre in relazione alle note oscure del coro cattolico, metto in evidenza un’altra notizia recenteer aver lasciato liberi dal voto di castità un gran numero di preti mancl coraggio della S.S. (significa santa sede, non equivo che non ha avuto molta diffusione. Si tratta dell’infiltrazione di due giornalisti d’assalto, Ornella De Zordo e Saverio Tommasi, in un cosiddetto “campo di guarigione” per gay (uno di quei centri che dichiarano di utilizzare la preghiera per “guarire” dall’omosessualità, nonostante la condanna unanime dell’ordine degli psicologi). Il risultato di questa incursione è visibile su You Tube cliccando qui: ve ne consiglio vivamente la visione per avere una misura del senso del grottesco che l’essere umano può raggiungere, e per comprendere a che punto può arrivare l’integralismo ispirato a riferimenti attualissimi e perfettamente contestualizzati come la Genesi o il Levitico (parliamo del primo e terzo libro della plurimillenaria Bibbia, testo sacro per qualcuno, trattato sociologico ante litteram per altri). Ovviamente in questo caso la buona notizia è rappresentata dal lavoro dei due giornalisti che si sono spinti in prima linea per fare vera informazione, e per suonarle di Santa Ragione ai sedicenti guaritori (è anche possibile ringraziarli del servizio prestato facendo una donazione su questo link).
Eppure il mondo cattolico è più complesso di quanto il Vaticano voglia mostrare, e gli esempi positivi, come spesso accade, sono ben lontani dai palazzi del potere: si manifestano tra la gente comune, gli eroi anonimi e sconosciuti che non fanno notizia. E’ il caso di un sacerdote della comunità delle Piagge, a Firenze, che durante la messa di domenica 23 novembre celebrerà la benedizione delle nozze d'argento tra Fortunato Talotta e la moglie Sandra Alvino, nata uomo e successivamente diventata donna. La coppia è sposata civilmente da 25 anni: desidererebbe celebrare anche il matrimonio religioso, ma il loro sogno è costantemente osteggiato dalle gerarchie ecclesiastiche, qui rappresentate dal vescovo Antonelli.
Importante la presa di posizione del parroco, don Alberto Santoro: “Ogni anno alle Piagge con la comunità abbiamo acceso una candela e scandito i nomi delle tante persone uccise nel mondo per l’intolleranza e l’ostracismo verso le persone omosessuali, trans, transgender. Questi nomi e queste storie non possono e non debbono essere dimenticate”. Fortunato e Sandra al momento non potranno coronare il sogno di sentire un organo che suona la marcia nuziale del loro matrimonio, ma Don Alberto con il suo gesto ha preso una decisione simbolicamente molto importante: ha fatto sentire una voce fuori dal coro.
Per qualcuno sarà stonata, ma per noi è una voce che dà maggiore armonia ad un mondo che, nonostante tutto, continua inesorabilmente a cantare. Pardon: a cambiare.mercoledì 19 novembre 2008
Mondo trans
Eppure a Parigi è successo, il mese scorso. E nonostante la scarsa eco data dalla stampa nazionale proviamo a dare voce all'evento in questo blog: 400 persone, tra transessuali FtM, MtF, transgender, travestite e intersessuali*, si sono radunate a Belleville per partire in direzione Beaubourg nell'ambito della manifestazione ExisTrans (un gioco di parole che si potrebbe tradurre come "esistenza trans"), giunta quest'anno alla decima edizione.
A differenza della realtà italiana in cui l'attivismo trans compare in forma più silenziosa all'interno dei movimenti glbt, in Francia pare entrato in una fase di forte rivendicazione dei propri diritti: «Siamo una minoranza nella minoranza, è dunque fondamentale mobilitarci perchè se le cose migliorano poco alla volta, sono ancora lontane dall’essere risolte», spiega la colorata Caphi.
Come riportato sul sito francese Hactivist News Service, nel comunicato del collettivo "Unit-T contro la transfobia" (qui tradotto in italiano grazie al provvido intervento di FraBo) inviato a seguito dell'ennesimo atto di violenza basato sulla discriminazione di genere, "la transfobia è un'oppressione specifica che investe le persone non conformi al sistema di genere binario e prefissato che assegna agli individui un genere maschile o femminile. La transfobia tocca: le persone androgine, i ragazzi effeminati, le ragazze mascoline, gli FtM (Female to Male), le MtF (Male to Female), le persone intersessuali, le persone che non si identificano e non vengono percepite né come uomini né come donne, le persone transessuali e transgender.
Il comunicato poi si conclude con un elenco di istanze del movimento trans che rende l'idea della situazione attuale (in Francia come in Italia):
- L'inserimento della discriminazione di genere nella legge (Codice civile, Diritto del Lavoro, Codice Penale…)
- La facilitazione della modifica di stato civile
- Una vera politica di lotta contro le discriminazioni basate sull'identità di genere
- Una politica di educazione e prevenzione generalizzata sulla transfobia e sulle identità trans
- L'istituzionalizzazione delle lotta necessaria contro la visione binaria di genere e l'eterosessismo, al fine di lottare efficacemente contro la transfobia così come contro la lesbofobia, l'omofobia e il sessismo
- E più in generale la depsichiatrizzazione delle questioni trans, così come una rifondazione delle relazioni tra il corpo dei medici e le persone trans.
Per concludere in bellezza consigliamo di visitare la galleria fotografica pubblicata da gay.tv in cui è possibile ammirare le immagini che ritraggono l'ormai famoso trans FtM americano Thomas Beatie durante alcuni momenti di intimità in dolce attesa della piccola Susan Juliette, nata a luglio di quest'anno.
Un corpo che si trasforma, uno che nasce.
E il mondo quanto impiegherà ancora per trasformarsi ed imparare ad accettare tutte le diversità..?
Rimaniamo in attesa del lieto evento, e facciamo di tutto perché presto avvenga.
NOTA: *per le definizioni tecniche relative all'identità sessuale si rimanda alla pagina specifica di Wikipedia
lunedì 17 novembre 2008
Anche le lesbiche fanno sesso
So che questa notizia stupirà una certa categoria di eterosessuali maschi che - in virtù di un radicato stereotipo - non si spiegano come sia possibile un atto sessuale appagante tra due donne... ma pare proprio che sia così!
Le dinamiche del rapporto sessuale saffico sono dettagliatamente descritte e illustrate in un libro uscito da pochi giorni in Spagna intitolato "Tu dedo corazòn" (Il tuo dito, il cuore) di Paloma Ruiz, corredato da 90 fotografie che ritraggono le volontarie che si sono offerte di posare gratuitamente per la causa: "Volevamo offrire qualcosa di autentico, veritiero. Ecco il motivo per cui non siamo ricorse all'utilizzo di modelle" spiega l'autrice.
Non solo un kamasutra lesbico, dunque, ma piuttosto un manuale che cerca di spiegare chiaramente come funziona un rapporto sessuale tra due donne, e soprattutto di approfondire i temi connessi alla realtà sociale delle lesbiche. La pubblicazione ha infatti lo scopo dichiarato di sensibilizzare e informare sulla condizione sociale e sul rispetto dei diritti annessi e connessi, un obiettivo che si può raggiungere sì con la conoscenza dell'argomento, ma anche sfatando miti e rompendo i tabù legati alla sessualità.
L'idea è nata nel 2004, quando la Ruiz ha presentato una tesi di dottorato che affrontava il tema della sessualità lesbica e la sua rappresentazione sul web, un lavoro che ha dato vita al bellissimo kamasutralesbico.net, un sito oggi molto cliccato da donne e persone curiose di saperne qualcosa di più.
La mia personale opinione è che il grado di liberazione sessuale in una società è un dato rappresentativo del suo stato di benessere. Massimo sostegno quindi ad ogni operazione rivolta a raggiungere quest'obiettivo, e ben vengano le buone notizie dalle nostre sorelline lesbiche per dare manforte in un panorama così ricco di complessità ma tendenzialmente compresso/represso in un magma eterosessista di indistinto (finto) pudore.
E magari così impareremo ad ampliare la scelta tra il dito e la luna, per puntare dritto al cuore.